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Il clima tropicale o equatoriale è il clima presente nelle zone torride che si sviluppano tra i due tropici. Il clima tropicale, quindi, caratterizza l’area delle foreste tropicali o pluviali, tra il tropico del Cancro e del Capricorno, delimitata dai paralleli 23° 27' Nord e 23° 27' Sud.

Caratteristiche dei tropici

La caratteristica principale delle zone in cui è presente il clima tropicale è la costanza. La durata del giorno e della notte è la medesima, circa 12 ore per ciascuna, durante tutto l’anno. Tale peculiarità è legata al fatto che il sole (a mezzogiorno) cade perpendicolarmente sulla fascia terrestre compresa tra i due tropici.

Una curiosità è la presenza del sole allo Zenith, cioè la proiezione dei raggi solari perpendicolari al terreno tanto da non creare ombre, in due giorni l’anno, solstizio d’estate e d’inverno. In questi periodi sono più frequenti le precipitazioni.

Umidità e temperature

Il clima tropicale ha un forte tasso d’umidità che si tramuta a volte in fenomeni temporaleschi. Le precipitazioni sono frequenti; tale, insieme alle alte temperature, favorisce la crescita della foresta equatoriale pluviale. Laddove le precipitazioni sono minori, si sono sviluppati i più estesi deserti del mondo.

Le temperature del clima tropicale sono tra le più alte della terra. Le alte temperature causano l’evaporazione delle acque di fiumi e laghi (prosciugati per alcuni periodi dell’anno). Le temperature medie annue del clima tropicale si aggirano intorno ai 25°. Le escursioni diurne sono più presenti di quelle annue e le temperature possono oscillare di 5 ai 10 gradi tra il giorno e la notte.

Il mare tropicale

Il clima tropicale influenza anche le acque del mare e degli oceani e crea delle correnti marine. La più conosciuta è la corrente del Golfo del Messico che modera le condizioni atmosferiche invernali dell'Europa nord-occidentale.

Il clima tropicale, caratterizzato da temperature elevate e abbondanti precipitazioni durante tutto l'anno, ha un impatto significativo non solo sulle terre emerse ma anche sul vasto e complesso sistema delle acque marine e oceaniche del nostro pianeta. Questa interazione tra atmosfera e oceani genera una serie di fenomeni dinamici, tra cui la formazione di correnti marine che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del clima globale. Una delle più emblematiche e studiate correnti marine, influenzata dal clima tropicale, è la corrente del Golfo del Messico, nota anche come Corrente del Golfo.

Corrente del Golfo: Un Fiume Oceanico che Plasama Climi

La Corrente del Golfo è un potente flusso di acqua calda che origina nel Golfo del Messico, fluisce lungo la costa orientale degli Stati Uniti e attraversa l'Atlantico fino alle coste dell'Europa nord-occidentale. Funzionando come un vero e proprio "fiume oceanico", questa corrente trasporta calore dai tropici verso nord, influenzando in modo significativo le condizioni climatiche delle regioni attraversate.

Effetti Climatici in Europa Nord-Occidentale

L'effetto più noto della Corrente del Golfo è la sua capacità di moderare le condizioni atmosferiche invernali dell'Europa nord-occidentale. Senza l'influenza riscaldante di questa corrente, paesi come il Regno Unito, l'Irlanda, la Francia, i Paesi Bassi e la Scandinavia sperimenterebbero inverni molto più freddi, simili a quelli delle regioni alla stessa latitudine in Nord America. Grazie alla Corrente del Golfo, queste aree godono di un clima relativamente mite, che permette una maggiore biodiversità e ha favorito lo sviluppo umano e l'agricoltura attraverso i secoli.

Impatti Globali delle Correnti Marine

Le correnti marine come la Corrente del Golfo sono componenti essenziali della circolazione termoalina globale, un sistema di correnti oceaniche che trasporta calore e salinità attraverso gli oceani del mondo. Questo "nastro trasportatore oceanico" svolge un ruolo fondamentale nel bilanciare il clima del pianeta, distribuendo calore e influenzando i modelli meteorologici a livello globale. Pertanto, le correnti marine hanno un impatto diretto su fenomeni climatici di vasta portata, come El Niño e La Niña, che a loro volta influenzano le condizioni meteorologiche in diverse parti del mondo.

Sfide e Preoccupazioni Future

La salute e la stabilità della Corrente del Golfo e delle altre correnti marine sono oggetto di preoccupazione tra gli scienziati, particolarmente in relazione ai cambiamenti climatici. Studi recenti suggeriscono che il riscaldamento globale potrebbe rallentare o alterare i modelli di queste correnti, con conseguenze potenzialmente drastiche per i climi regionali e globali. Un cambiamento significativo nella Corrente del Golfo, ad esempio, potrebbe portare a inverni più freddi in Europa nord-occidentale e influenzare negativamente gli ecosistemi marini e la biodiversità.

Conclusione

In sintesi, il clima tropicale e la formazione di correnti marine come la Corrente del Golfo sono esempi evidenti di come i sistemi naturali della Terra siano interconnessi, influenzando la vita su scala planetaria. La comprensione di questi fenomeni è cruciale per prevedere e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, sottolineando l'importanza di uno sforzo globale nel monitoraggio e nella protezione dei nostri oceani e climi.

I luoghi caratterizzati da un clima tropicale

I luoghi caratterizzati da un clima tropicale sono tra gli ecosistemi più vitali, diversificati e ecologicamente ricchi del nostro pianeta. Questi ambienti, definiti da temperature elevate e abbondanti precipitazioni distribuite durante l'anno, ospitano una vasta gamma di flora e fauna uniche, contribuendo in modo significativo alla biodiversità globale. Tra le regioni più emblematiche che beneficiano di questo clima vi sono l'area Amazzonica, il bacino del Congo, le zone adiacenti al golfo di Guinea e le regioni delle isole indonesiane a bassa altitudine.

Area Amazzonica

L'area Amazzonica, spesso descritta come il "polmone verde" della Terra, è il più grande bacino fluviale del mondo, coprendo una superficie che si estende su diversi paesi del Sud America. Questa vasta area è famosa per la sua foresta pluviale, che è la più grande del mondo e svolge un ruolo cruciale nell'assorbimento del carbonio atmosferico, contribuendo significativamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici. La biodiversità qui è semplicemente straordinaria, con milioni di specie di insetti, piante, uccelli e altri animali che chiamano questo luogo casa.

Bacino del Congo

Similmente, il bacino del Congo in Africa rappresenta un altro polmone verde del pianeta. Anch'esso caratterizzato da un clima tropicale, il bacino del Congo è la seconda foresta pluviale più grande del mondo dopo l'Amazzonia. Questa regione è essenziale per la regolazione del clima globale e ospita una straordinaria varietà di specie selvatiche, alcune delle quali sono endemiche e non si trovano da nessun'altra parte sulla Terra.

Golfo di Guinea

Le zone che si affacciano sul golfo di Guinea, comprese le coste di paesi come Ghana, Costa d'Avorio e Nigeria, godono anch'esse di un clima tropicale umido. Queste aree costiere e le foreste pluviali che le circondano sono importanti per la loro biodiversità e per il sostentamento delle comunità locali che dipendono dalle risorse naturali per la loro economia.

Isole Indonesiane

Infine, le regioni delle isole indonesiane a bassa altitudine presentano un clima tropicale che contribuisce alla ricchezza ecologica dell'arcipelago. Indonesia, con le sue migliaia di isole, è rinomata per le sue foreste pluviali tropicali, le barriere coralline e una sorprendente diversità di specie. Questa regione è un punto caldo di biodiversità marina e terrestre, essenziale per la conservazione delle specie marine e terrestri.

Importanza Ecologica e Sfide

Queste regioni con clima tropicale non sono solo vitali per la loro biodiversità unica ma svolgono anche un ruolo critico nella regolazione del clima della Terra e nell'offrire servizi ecosistemici da cui dipende l'intera umanità. Tuttavia, affrontano sfide significative a causa della deforestazione, del cambiamento climatico e dello sfruttamento delle risorse, che minacciano la loro esistenza.

La conservazione di queste aree è di fondamentale importanza per preservare la biodiversità globale, mantenere l'equilibrio ecologico e garantire che le future generazioni possano continuare a beneficiare delle ricchezze naturali e dei servizi ecosistemici che questi ecosistemi forniscono. La protezione e la gestione sostenibile delle regioni con clima tropicale richiedono uno sforzo globale e l'impegno delle comunità locali, dei governi e delle organizzazioni internazionali.

I venti alisei

Gli alisei sono venti che spirano costantemente dalla fascia tropicale all’equatore, provocati da aree di permanente alta pressione che interessa la fascia tropicale e l’equatore; tali venti subiscono una deviazione verso ovest dalla forza di Coriolis e per effetto del movimento di rotazione della Terra.

Soffiano da nord-est verso sud-ovest nell'emisfero boreale e da sud-est verso nord-ovest in quello australe.

La velocità dei venti è più costante sugli oceani che non sui continenti, a causa delle variazioni morfologiche del territorio.

In passato hanno ricoperto un’enorme importanza per la navigazione: i primi importanti attraversamenti oceanici e i viaggi di esplorazione seguirono la direzione degli alisei. Per tale ragione in inglese sono chiamati Tradewinds, 'venti del commercio'.

Il fenomeno degli uragani

Gli uragani, in meteorologia, sono dei cicloni generati nella zona dei Tropici, a causa di fenomeni di bassa pressione.

A seconda della zona in cui i cicloni tropicali si abbattono, distinguiamo:

  • Gli uragani nell'Atlantico settentrionale e nel Pacifico settentrionale a oriente della linea del cambiamento data;
  • I tifoni nel Pacifico del nord a ovest della linea del cambiamento di data;
  • Il ciclone nelle altre aree;
  • Willy-willies in Australia;
  • Bagyo nelle Filippine;
  • Taino ad Haiti.

Di norma, però, queste località sono meravigliose e molto gettonate per vacanze e viaggi di nozze.

Spesso gli uragani, e più in generale i cicloni, sono dei veri e propri eventi drammatici per le popolazioni e i territori colpiti dalla loro foga; ciò nonostante rivestono un ruolo fondamentale nella circolazione atmosferica che porta calore dalla regione equatoriale alle latitudini più a nord.

La terra genera circa 80 uragani e cicloni ogni anno, concentrati soprattutto nel periodo estivo e autunnale quando la temperatura dell’acqua del mare è maggiore. Si è notato che essi seguono una certa stagionalità, più nel dettaglio:

  • Nell'Atlantico Settentrionale, gli uragani si condensano nel lasso temporale tra giugno e novembre, con un aumento tra la fine di agosto e l’intero mese di settembre,
  • Il Pacifico nordoccidentale è interessato dal fenomeno tutto l'anno, ma in questa zona si registra un picco nel mese di settembre,
  • Nell'Oceano Indiano settentrionale, si concentrano nel periodo tra aprile e dicembre,
  • Nell'emisfero australe il picco si registra nella seconda meta di febbraio, ma l'attività comincia alla fine di ottobre e dura sino a maggio.

Ancora oggi gli studiosi non conoscono le ragioni precise che causano gli uragani, sono arrivati a concludere però che esistano 5 fattori principali:

  • Temperatura dell’acqua del mare alla profondità di almeno 50 m. superiore di 26.5°C rispetto alla superficie.
  • Tipiche condizioni atmosferiche dei temporali. All’aumentare dell’altitudine nell’atmosfera, la temperatura diminuisce velocemente.
  • Un fenomeno temporalesco preesistente sprovvisto di rotazione che valica gli oceani tropicali.
  • Uno spazio di 10° o più in latitudine dall'Equatore.
  • Assenza o intervento minimo di componenti di taglio nel vento che modificherebbero la velocità o la direzione del vento con la quota.

Se devo andare in una zona caratterizzata da clima tropicale, ci sono delle vaccinazioni da fare?

Viaggiare in zone caratterizzate da clima tropicale richiede una preparazione adeguata, soprattutto per quanto riguarda la salute e la prevenzione di malattie specifiche di quelle regioni. A causa delle condizioni climatiche e ambientali, le aree tropicali possono essere habitat per vari agenti patogeni che non sono comuni in climi temperati. Pertanto, prima di intraprendere un viaggio in tali destinazioni, è importante considerare la vaccinazione contro determinate malattie. Ecco un elenco di vaccinazioni comunemente raccomandate per i viaggiatori diretti in zone tropicali:

1. Febbre Gialla

La vaccinazione contro la febbre gialla è spesso richiesta per entrare in alcuni paesi tropicali, soprattutto in Africa e in America del Sud. La febbre gialla è trasmessa dalla puntura di zanzare infette, e la vaccinazione può fornire una protezione quasi totale.

2. Epatite A e Epatite B

Le epatiti A e B sono malattie virali che colpiscono il fegato e possono essere contratte attraverso cibo e acqua contaminati o contatti con fluidi corporei infetti. La vaccinazione può essere somministrata come singole vaccinazioni o come vaccinazione combinata.

3. Tifo

Il tifo è un'altra malattia che può essere trasmessa attraverso cibo e acqua contaminati. La vaccinazione è consigliata per i viaggiatori che si recano in aree dove le condizioni sanitarie sono scarse.

4. Difterite, Tetano e Poliomielite

Sebbene molti siano già vaccinati contro queste malattie durante l'infanzia, potrebbe essere necessario un richiamo prima di partire. Queste malattie possono essere presenti in diverse parti del mondo, inclusi i climi tropicali.

5. Meningite Meningococcica

Questa vaccinazione è raccomandata per i viaggiatori che si recano in aree a rischio, specialmente durante la stagione secca nei paesi del "cinturino della meningite" in Africa.

6. Rabbia

La rabbia è presente in molti paesi tropicali, e la vaccinazione è consigliata per i viaggiatori che prevedono di trascorrere molto tempo all'aperto o che saranno a rischio di contatti con animali.

7. Influenza

Considerando che l'influenza può circolare in qualsiasi periodo dell'anno nei climi tropicali, la vaccinazione antinfluenzale può essere raccomandata, specialmente per i viaggiatori a rischio.

Consigli Pratici

Prima di partire, è fondamentale consultare un medico o un centro per i viaggiatori internazionali per ricevere consigli specifici basati sulla destinazione, sulla durata del viaggio, sulle attività previste e sullo stato di salute personale. Inoltre, è importante iniziare il processo di vaccinazione diverse settimane o mesi prima della partenza, poiché alcune vaccinazioni richiedono più dosi o un certo periodo per diventare efficaci.

Prepararsi adeguatamente con le vaccinazioni appropriate non solo protegge la tua salute ma contribuisce anche alla prevenzione della diffusione di malattie infettive tra paesi e popolazioni.

Autore: Enrico Mainero

Immagine di Enrico Mainero

Dal 2011 Direttore Responsabile e Amministratore unico di ElaMedia Group SRLS. Mi dedico prevalentemente all'analisi dei siti web e alla loro ottimizzazione SEO, con particolare attenzione allo studio della semantica e al loro posizionamento organico sui motori di ricerca. Sono il principale curatore dei contenuti di questo Blog Redazione di ElaMedia.